Critica in semiotica estetica dell’Opera “L’Amore violato” di Enzo Crispino
Lo sguardo fotografico del Crispino racchiude l’immagine del mondo al di qua delle palpebre, ancora umida degli abissi della commozione, a gestare dall’eburnea ostrica schiusa della mano, la perla dell’amore, che splendente si crea, attorno ad un grano sabbioso di dolore. L’Amore è la nascente meraviglia della sorpresa familiare del dono, il modo silenzioso di sorgere il sole ogni giorno: l’essere prevertiano, che vince la forza smodata e violante del divenire.
Presidente Fondatrice,
Prof.ssa Fulvia Minetti