Significazione critica dell’opera “Anima nuda”
di Liliana Lucia Consoli
Il flusso scultoreo dell’opera della Consoli offre, con la profonda essenzialità dell’arte vera, le madide vestigia dell’interiore umano. Ove il movimento dell’andare rivolge alla dimensione sociale, sempre al contempo il sentire è vitale intimo ripiego delicato al riserbo, al proprio, al primario, al trascorso. Così l’artista attinge al delicato grembo clavicolare del volere, a lambire lo slancio al desiderio, a strizzare i lembi salini del dolore, che la viola del corpo anima e risuona, per chi resta e sa ascoltare la melodia del senso della vita. Il velo animistico dell’apparenza, allora, non è più illusione, ma attimo d’approdo di verità in movimento.
Presidente Fondatrice,
Prof.ssa Fulvia Minetti