Significazione critica dell’opera “Sedia con panneggio”
di Gianni Cara
Gli oli del Cara, sciogliendo sulla pelle della tela un senso di nostalgia, muovono alla dimensione del possibile ancóra, oltre la parvenza. La sedia, rigido simbolo alfabetico del ruolo di assegnazione di un’identità sociale, diviene, sotto il pennello dell’artista, un dove che può ancora rompere il principio di realtà, a riattingere al piacere compiaciuto di un luogo fra sé e non sé: di uno spazio transizionale di languido abbandono della forma, che tenta il superamento di sé. L’identità, oltre la norma sociale della sedia mascherante, è ricondotta all’essenza libera e sensoriale, ove l’essere più vero è coinonia e respiro dell’emozione.
Presidente Fondatrice,
Prof.ssa Fulvia Minetti