Significazione critica dell’opera “Convergenze spaziali”
di Gaetano Infantino
L’essere umano è nome e segno all’Infantino, inscritto in un mondo e in una storia di saperi, come lo specchio di Dioniso in frammenti, che mai può riflettere la totalità del vero ed è così destinato ad un particolare punto frammentato di vista dell’intero: tutti differenti e in egual misura di verità, non si è che una delle sue, già decise, prospettive. Eppure il sole cosciente dell’artista suggerisce che ognuno sempre può porre sé e mondo ad oggetto del suo nuovo sguardo, e ridipingerlo, ridipingendosi secondo la sua, peculiare e libera, arte di essere.
Presidente Fondatrice,
Prof.ssa Fulvia Minetti