Significazione critica dell’opera “Riflesso di natura” di Alessandro Battistini
Un’emblematica figurazione della funzione dell’arte è l’opera del Battistini, quale doppio del naturale, che pur vinca, contro ed oltre la concezione platonica, un accesso possibile al primo oggetto stesso. La mimesi riflessa è celamento e segno che rinvia al significato come all’oggetto, ovvero alla radice prima, ossatura naturale di ogni trascendentale rappresentazione. La chiave d’ingresso alla dimensione irriflessa dell’oggetto è la sinestesia, sensoriale pienezza esondante, che dona dell’apparenza l’oltre naturale. Ma insieme al dono è la perdita e non tutte le chiavi all’uomo è dato di serbare, poi che l’unica umana verità non è la stasi del possesso, ma il movimento della soglia fra i riflessi del divenire e la radicalità di un essere, mai pienamente possibile al cosciente.
Presidente Fondatrice,
Prof.ssa Fulvia Minetti
Alessandro Battistini 2015Redazione2015-09-27T18:39:32+02:00