Significazione critica dell’opera “Il canto degli alberi luce”
di Lia Fantoni
Il delicato respiro, panico e animistico, della Fantoni chiama la natura con nome umano e abita il suo corpo materiale, aprendolo alle metamorfosi energetiche del desiderio di trasfigurazione. Il colore è onda vibrazionale, emozione sulla pelle, letteralmente è movimento sanguigno di vita: nigredo è ombra di latenza, rubedo è volontà, citrinitas è rispecchiamento, albedo è estensione, totalità nel movimento della cessione generosa, per l’oltre estatico, per l’oro filosofale della conoscenza, nello spazio fra sé e altro da sé.
Presidente Fondatrice,
Prof.ssa Fulvia Minetti