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Significazione critica dell’opera “Friends” di Chen Chen
I pastelli ineccepibilmente forbiti del Chen sono la perfetta cattura dell’istante di sintesi trasfigurante, fra i gialli luminosi della coscienza e le ombre latenti e violacee dei contenuti inconsci, nell’affascinante sovrapposizione, emotiva e tonica, dei sentimenti, dialettici e alternati, di sgomento e di leggerezza, che sempre il processo di riconoscimento apporta da una soglia di estraneità ad un ambiente di familiarità e amichevolezza, insieme alla minaccia costitutiva della perdita. Alata e fragile la coscienza insuffla il pensiero, etereo, elusivo, sole-helios di palloncino che sfugge al desiderio di afferramento delle mani e al filo del narrato e, unico, lascia ai sensi il piacere inconcepibile della meraviglia, radice prima dell’amore per la vita.
Presidente Fondatrice,
Prof.ssa Fulvia Minetti