Sboccia la primavera d’amore
Ho rastrellato nuvole
dal cielo dei tuoi occhi,
gabbiani in volo
i miei pensieri
raggiunsero i tuoi
per planare insieme
la quiete
di un azzurro mare.
Ho scavato a mani nude
nel deserto della tua bocca
fino a toccare il cuore
e liberare parole d’amore,
leggiadre farfalle
tra i fiori di campo
allo sbocciare
di una primavera d’amore,
tra i sentieri vuoti
della nostra vita.
Rosaria Lo Bono
Significazione critica della poesia “Sboccia la primavera d’amore” di Rosaria Lo Bono
Essenziale e potente, il verbo della Lo bono è soglia chiusa e intransitiva, forzata all’apertura, alla liberazione del soggetto, fremente e senziente, dal suo confine, eccedente all’oggetto del mondo. La natura, investita del respiro del desiderio, si rende infinito vissuto dell’essere; ma è l’eterno dell’istante presente, bellezza caduca di farfalla: la parola è luogo stagionale alla poetessa, hybris amorosa e volo di Icaro, dal sogno d’infinito al sole mortale della coscienza, che riconduce alla condizione umana sostanziale, di mancanza e di movimento.
Presidente Fondatrice,
Prof.ssa Fulvia Minetti