Critica in Semiotica Estetica dell’Opera “Dietro le quinte” di Valentina Bollea
Il lucore primo delle sospensioni fotografiche della Bollea, fermato in un istante eterno, cattura il luogo franco, che si apre dietro la rappresentazione teatrale, che precede l’iscrizione nello sguardo dell’alterità e che vince la bidimensionalità della superficie mascherata e mascherante. È la latenza umbratile dello spazio transizionale, prelinguistico e precategoriale del corpo, nel possibile infinito a venire. Attraverso l’altro inevitabilmente l’essere si scinde, nel dualismo insanabile di verità e di rappresentazione in maschera; l’artista salva dal passaggio alienante, strappando alle ombre un fugace frammento adamantino di verità in purezza, ancora sognante, fra nigredo inconscia e albedo lucente.
Presidente Fondatrice,
Prof.ssa Fulvia Minetti