Critica in semiotica estetica dell’Opera “Ariel” di Rossella Paolini
La figurazione illustrativa della Paolini dona, con vivida e generosa essenzialità elementare, tutta la forza fiabesca del simbolo e della sua funzione rituale e iniziatica. La manifestazione sirenica si lega al potente e profondo richiamo alla dimensione acquea, pulsionale e regressiva, che soggiace e che sostiene la dimensione aerea e apollinea del logos. La sirena è il silenzio del pesce, l’emozione inconscia e muta, che precede l’articolazione della parola e l’azione della coscienza. Il luogo discendente minaccia l’eroe d’ingoiamento uroborico, all’eterno ritorno, all’angoscia dell’irresistibile riflusso all’infinità, nell’indifferenziazione originaria al grembo materno. Qualora sia vinta la pulsione di morte, il passaggio iniziatico alla dimensione erotica è fonte inesauribile di conoscenza.
Presidente Fondatrice,
Prof.ssa Fulvia Minetti