Nella luce
Lungo le profilature
di colonnati
sospesi tra terra e
cielo verso l’infinito
(al di là dello spazio e del tempo)
Verso l’invisibile punto focale
proiettati verso l’interiorità
tra utopia e disincanto
tra le velate intensità di
lontananze irraggiungibili.
Negli incomprensibili microcosmi
dei destini
alloggiano speculari le immagini
tra gli specchi memoriali di
antichi, atavici, consolanti ricordi.
Nella luce sciabolante
della sera
lungo gli arabeschi dei pioppi
e delle acacie
si corre verso la madre
che scompare nel
punto focale di
un infinito intangibile.
David Wilkinson


Critica in Semiotica Estetica della Poesia “Nella luce”
di David Wilkinson
La protensione e la riflessione della parola del Wilkinson traccia la configurazione di una verticalità colonnare e di un fusto arboreo di sete sapienziale, in qualità di luogo dinamico dell’umana aspirazione di sé e limite invalicabile di non plus ultra. È il desiderio di elevazione, di sublimazione alla luce dell’idea e lo scacco costitutivo della perdita dell’oggetto della visione, che ripiega nuovamente il movimento alla discesa, alla percezione indifferenziata dei sensi, per la ricerca memoriale della verità, alla melodica genesi alla madre.
Presidente Fondatrice,
Prof.ssa Fulvia Minetti