Critica in Semiotica Estetica dell’Opera “La parte mancante…”
di Enzo Crispino
Il lucore fotografico del Crispino è istante della presa di coscienza dello sguardo, che proietta al luogo del giorno che sorge, che non può più nascondere la perdita e il dolore. La compostezza del silenzio, ingombrante e materico, dilata il tempo immobile, che fragile l’uomo appende transitorio, nel vuoto oscillante fra presenza e assenza, e destinato al sacrificio, tempo i cui istanti solo può sgranare la preghiera, che congiunge, perché nulla sia perduto.
Presidente Fondatrice,
Prof.ssa Fulvia Minetti