Critica in semiotica estetica dell’Opera “Cerco te” di Valentina Bollea
L’emozione impressa nella luce della Bollea supera i confini identitari, a cercare il riguardo dello sguardo altro, esperito nella dimensione precategoriale e irriflessa di un corpo senziente, di un cogito tacito. Sé ed altro diviene un chiasmo poetico, che abbraccia la coppia nella doppia direzione di percezione individuativa, un intreccio della visione: reciproco guardare di sé nello sguardo dell’altro. È questo un atto di transustanziazione della persona: la ricerca della sostanza di sé nel movimento ad intreccio, perché si viva nella reciprocità relazionale, che rifotografa l’identità nella coscienza di ciò che nasce dalla causalità e finalità reciproca.
Presidente Fondatrice,
Prof.ssa Fulvia Minetti