Critica in semiotica estetica dell’Opera “In light I scream, in light I exist” di Veronica Martorana
L’impressione iniziatica della Martorana è esercizio formativo ad esistere per esseri umani, è atto rituale del mettersi in scena nel linguaggio: la ‘foto-grafia’ è iscrizione nella luce di una coscienza esterna. Il ruolo sociale è un seduto mascheramento: il soggetto è guardato, si fa quadro, per istituzione nel visibile, nel desiderio di conoscenza e di riconoscimento, che sublima l’urlo dionisiaco in parola apollinea sapienziale. Il movimento del conoscere è dare nome, maschera, cornice, segno, allo sguardo di verità oggettuale che dietro si cela. L’impulso vitale anonimo si volge così in rappresentazione sociale e culturale, la vita fremente si fa vita riflessa, l’eros trasfigura in sapere, nel lancio dall’essere all’esistere.
Presidente Fondatrice,
Prof.ssa Fulvia Minetti