Critica in semiotica estetica dell’Opera “L’irrazionale” di Patrizia D’Andrea
Sospeso e antigravitazionale, l’aggregato cromatico della D’Andrea è opera sottesa alla coscienza, in un’imbibizione libera che plasma ignee pulsanti associazioni coralline, per adornare della preziosa differenza del rimosso le sensazioni sinestesiche dei sensi, perché in esse, indistinta, sia la gestazione dell’essere, in un grembo aureo di sapienza inconscia, che la luce alba libero e imperfettibile raccoglie, infinitamente, al dono riflettente del movimento iridato.
Presidente Fondatrice,
Prof.ssa Fulvia Minetti