Critica in semiotica estetica dell’Opera “Neoclass20 #174EP” di Davide Rudoni
Le scale dei grigi della fotografia del Rudoni modulano le propriocezioni senza fine ad occhi chiusi dell’inconscio, a cercare nel grembo dell’ombra l’archetipo profondo del movimento, che genera la forma condenda, nella luce ancora umida del pianto dell’aurora. La prima luce è innamoramento del possibile infinito delle figurazioni a venire, che sospende il tempo all’attimo che precede la scelta cosciente e incocca l’arco infinito delle prospettive.
Presidente Fondatrice,
Prof.ssa Fulvia Minetti