Critica in semiotica estetica dell’Opera “Piazza Tienanmen II” di Franco Boffa
La visione stratigrafica del Boffa sovrappone, oltre ogni confine relativo ad effimere differenti contingenze culturali, figure storiche e artistiche paradigmatiche di un senso unico. È il movimento essente della libertà, che supera la caducità della forma identitaria. Il sacrificio è il rituale archetipico che riconduce ogni parola lanciata all’oggetto di vita eterna e ogni uomo, che sia segno di una informazione quantificante e controllata, solleva alla dignità qualitativa di un’intenzione cosciente, che traduce un significato universale e concreto. L’uomo che disarmato si getta nel chasma della morte è progetto di senso di una vita collettiva, che si eterna del riconoscimento complementare al valore della libertà.
Presidente Fondatrice,
Prof.ssa Fulvia Minetti