Oltre

Invisibile è la rotta che intravedo.
Si frange a riva l’onda che scompare.

Scusate l’ozio e la parola, il silenzio
è il mio destino, sangue che fluisce
nelle vene. È mistero d’uva

che fermenta per la festa, la luce
che a bagliori ammicca nella nebbia
sagomando la mia ombra sulla sabbia.

Non ha parole la nera croce issata
sulla sommità del monte, oscilla lieve
nel sibilo del vento. Imperversa la bufera.

E io domando: è qui la casa? – Oltre, ove
l’Onnipotente si disvela – fioca giunge a
me una voce che dal gelo prende fiato.

Anna Maria Gargiulo


Critica in semiotica estetica della Poesia “Oltre” di Anna Maria Gargiulo

Simbolica e filosofica, la parola della Gargiulo figura, cieco pur volto alla destinazione, l’umano in frangente a vanire. Il cuore fremente è nella festa, alla rottura della norma sociale, alla perdita nell’eros del principio individuationis, per la partecipazione alla comunità della vita, in un’estasi volta alla sublimazione conoscitiva. L’uomo è così in esilio da se stesso, soffio in divenire, per aver luogo alla casa di un altrove, che è al di là e dopo: è movimento sacrificale, pegno segnico per l’oggetto di vita eterna.

Presidente Fondatrice,
Prof.ssa Fulvia Minetti