Critica in semiotica estetica dell’Opera “Relatività classica – Orror del vano di un polveroso croco” di Giovanna Giulia Simeoni
L’incisione della Simeoni è la visione proiettiva che figura la scotomizzazione della vacuità inconoscibile dell’inconscio, per mezzo di alcuni degeneri sviluppi segnici della coscienza. Gli opposti di relatività e classicismo si fondono nella proposta dell’artista: classico è essenza universale e archetipica, che parla con voce inestinguibile e al contempo ciò che è capace di acquisire un presente sempre nuovo, in relazione al riferimento interpretante. In fisica il vuoto non esiste: il vuoto dei luoghi, in ogni tempo, è proiezione del vissuto di abbandono relazionale, complesso di Krókos, che tenta un adattamento disfunzionale di riempimento, nella moltiplicazione ossessiva, compulsiva e sterile di nevrotici e gravi pensieri, di “qualche storta sillaba e secca come un ramo” montaliano, prodotto di una coscienza monadica e mendace.
Presidente Fondatrice,
Prof.ssa Fulvia Minetti