Critica in semiotica estetica dell’Opera “Vista lago” di Karin Monschauer
La freschezza primigenia della forma cromatica della Monschauer sottende il movimento segreto e originario del divenire della vita. L’acqua è ciò che abita ogni forma, la vita stessa della forma rinascente. L’acqua è una sostanza madre, il lago è ricetto grembale, luogo di accoglienza e di assorbimento, che rifonde, reintegra e risana. L’acqua è silenzio, materia pura, supporto materiale di morte dell’immobilismo della forma adusa, forza intima di purificazione essenziale, abbraccio di comprensione cosmica, luogo di rinascita, che anima il filiale corpo vivo e corrente della terra.
Presidente Fondatrice,
Prof.ssa Fulvia Minetti