Modalità emotiva
Triste memoria che abita l’assenza
negli occhi maltrattati dal mattino,
nei coni d’ombra svicola vicino
alle nuvole e muta l’apparenza.
Così ogni moto della sofferenza
rivive, mentre gioca a nascondino.
Finte parole spente in un istante
trasformano le aspettative in sdegno,
soffocato con proverbiale impegno,
per effetto di un gesto disarmante.
E nel sorriso incerto di un istante
cancellerò della ferita il segno.
Chiara Conti
Critica in semiotica estetica della Poesia “Modalità emotiva” di Chiara Conti
In metrica musicale, la parola della Conti rappresenta una fenomenologia dell’anima, una danza analogica di proiezioni e di apparenze fenomeniche, a rinviare oltre il velo di Maya nemboso il sole diretto di verità. È inquieto il sintomo, che migra per ineffabilità di un dolore, al segno rituale che ripete, apotropaico, un’assenza a paradigma d’esistenza. L’emozione essente, grezza e precategoriale, panica e irriflessa, solo trova catarsi alla corrispondenza, all’introiezione, alla reintegrazione di fuggevoli paesaggi emotivi.
Presidente Fondatrice,
Prof.ssa Fulvia Minetti