Dono d’amore
Quando rompi il tuo silenzio
con la voce dei tuoi pensieri
si apre un melograno di parole,
rosse gemme brillanti sulle tue labbra
che arrivano alle mie
con i raggi del sole che le ha nutrite,
il sole della tua terra,
il mare che ti circonda,
l’alito del vento che giunge fino a me
umido di lacrime e nostalgia
ma che porta con sé il tuo profumo
per inondarmi l’anima
di essenze di puro amore.
Quello che non muore
perché è nato in una dimensione
al di là del tempo e dello spazio,
lontano dalla realtà terrena
che tutto consuma e divora
nell’egoismo umano.
L’amore che è un dono
e non una pretesa:
quello che resta per sempre.
Giuseppina Crifasi
Critica in semiotica estetica della Poesia “Dono d’amore” di Giuseppina Crifasi
Con profonda semplicità, la parola dedita della Crifasi è essa stessa simbolo d’amore, a raccogliere nel luogo della melagrana il senso del divenire infinito del vivere. Dalla morte alla rinascita è la discesa persefoniana, alla latenza algida degli inferi, che rigenera la primavera della sinestesia dei sensi, della continuità della presenza. Così la poetessa vive l’eternità dell’amore alla sinfonia del grembo della terra, che non conosce pretese di perdita, che sempre elargisce nuovo seme, nuova parola di vita.
Presidente Fondatrice,
Prof.ssa Fulvia Minetti