La gazzella e l’attimo
Vorrei essere gazzella
nella steppa e nella boscaglia,
scrutare confini
e raggi ripiegati,
soffermare il mio sguardo
sonnolento e pigro
tra cespugli e disperse nubi,
frastagliare emozioni,
increspare speranze.
Vorrei essere d’un attimo
il frammento,
intrappolato nel silenzio
e nel chiaro fulgore
d’un dolce mattino,
un attimo solo
per sorvolare
tra i brumosi spazi;
vorrei tendere all’infinito
il desiderio, t’abbraccerei
solo nell’aria e sarei
in ascolto di te, della tua eco
nei riflessi silenziosi
di albe nascenti.
Tina Ferreri Tiberio
Critica in semiotica estetica della Poesia “La gazzella e l’attimo” di Tina Ferreri Tiberio
Anelante, la parola della Tiberio rappresenta la gazzella nella sintesi di una dimensione di eleganza della coscienza, che letteralmente sa scegliere e di una dimensione indistinta, aerea, unitaria e totale di libertà essenziale. Gli opposti sono un medesimo luogo nella visione di un tempo circolare, un tempo che sposa l’ente all’essere: il chronos lineare trova la curvatura del suo kairos, per l’attimo di metanoia del tempo aionico. È un tempo di senso proprio, a rinascere nel mattino all’eco d’infinito, al connubio di parola e di silenzio.
Presidente Fondatrice,
Prof.ssa Fulvia Minetti