Critica in semiotica estetica dell’Opera “Reverse” di Angelo Mastria
L’opera serigrafica del Mastria imprime la geometria delle forme naturali, in qualità d’alfabeto della lingua dell’universo, fra pieni e vuoti, alla ricerca del superamento dialettico nella sintesi degli opposti, ad accogliere nei due sensi il movimento, di sviluppo e d’avviluppo, del molteplice nell’unità armonica della vita. La fillotassi partecipa dell’archetipo della sezione aurea, della linea curva elicoidale del codice genetico, del rapporto proporzionale fra la parte e il tutto, del moto di bellezza, che sospinge alla luce sapienziale e divina. L’intuizione dell’artista mira oltre la forma cosciente, a rinascere in eterno ritorno.
Presidente Fondatrice,
Prof.ssa Fulvia Minetti