Critica in semiotica estetica dell’Opera “Trasmigrazione” di Claudio Limiti
La fotografia simbolica del Limiti ricrea, con lo spazio fisico, una dimensione archetipica e rituale, per canalizzare il senso dell’uomo a quello naturale e divino. La metempsicosi è il passaggio delle anime per reincarnazione, che l’artista muove dalla piramide capovolta, che vale in luogo di axis mundi, di scala dimensionale, atta alla perpetuazione del movimento ascendente e discendente. La pianta quadrata della piramide rappresenta la dimensione terrestre e materiale dei quattro elementi, dei punti cardinali, delle stagioni, mentre il numero dei lati del triangolo è indice del luogo divino dello spirito, che ritorna a nuovo concepimento grembale, a nuova forma di vita.
Presidente Fondatrice,
Prof.ssa Fulvia Minetti