Critica in semiotica estetica dell’Opera “Apollo-Krishna” di Massimo Livadiotti
La solarità folgorante che reintegra l’ombra ctonia e rimossa del divino infante del Livadiotti trova una dimensione archetipica, che abita l’inconscio collettivo e supera le differenze e le contingenze culturali dell’uomo. Il verso solare, rinato dal sacrificio, si diffonde dal bramanesimo di Krishna, a Mitra-Varuna, a Horus-Seth, alla dualità inscindibile e unitaria di Apollo e Dioniso. Il dio solare è vita diretta e riflessa, eros e sublimazione conoscitiva, che illumina la parola, elevandola a veicolo di verità di vita.
Presidente Fondatrice,
Prof.ssa Fulvia Minetti