Critica in semiotica estetica dell’Opera “Couleurs d’été” di Pierre-Paul Marchini
L’istante estivo ed apicale degli oli del Marchini raccoglie terra, acqua, aria e fuoco, nel continuum della pelle dell’uomo alla pelle del mondo. Nel vortice di sviluppo della spirale aurea l’artista cerca il tempo circolare del linguaggio delle stagioni, l’accordo del microcosmo al macrocosmo, a svelare i segreti della proporzione umana e naturale alla divina. È la visione onirica del movimento di una danza universale, che reintegra l’ombra rimossa dell’inconscio nel mezzogiorno igneo della solarità cosciente.
Presidente Fondatrice,
Prof.ssa Fulvia Minetti