Critica in semiotica estetica dell’Opera “I tesori del tempo” di Carla Giolito
In segreta congiunzione delle coppie di opposti, la corteccia arborea della Giolito esprime l’estasi immortale di Attis, le lacrime di resina del pino sono la sublimazione risorgente del sangue sacrificale di una morte per amore, che trasmuta in oro di conoscenza e in vita immortale, che purifica ed evoca l’elevata sacertà del sentimento.
Presidente Fondatrice,
Prof.ssa Fulvia Minetti