Critica in semiotica estetica dell’Opera “La piuma” di Eleonora Parenti
La piuma incisa della Parenti, che dal calamo volge lamine discendenti, è letteralmente e sostanzialmente ciò che ondeggia, naviga, nuota nell’aria, nella sintesi elementare d’aria e di acqua, di trascendenza solare e umbratile immanenza. È il luogo ermetico di un alato e psicopompo messo divino e mediatore. Così, se il disegno è costitutivamente un luogo umano e segnico, la piuma è mezzo di eccedenza, sacrificale e rinascente, per l’orienza del senso, per la superna trasmutazione visibile dell’invisibile.
Presidente Fondatrice,
Prof.ssa Fulvia Minetti