Critica in semiotica estetica dell’Opera “Contre charivari” di Marlène Hue
La sinestesia epidermica della veste della Hue esprime il dolore nascosto dell’apparenza solare e cosciente, che costringe ad un processo alienante d’identificazione obbligata nella norma sociale. Lo charivari era un antico rito apotropaico rivolto ai defunti, degenerato poi in manifestazioni di violenza e pubblico ludibrio verso ogni forma di differenza, per emarginazione, per esclusione sociale, per cancellazione della singolarità e della libertà personale, poiché ritenuta minante la medesimezza statica e supponente dell’identità collettiva.
Presidente Fondatrice,
Prof.ssa Fulvia Minetti