Critica in semiotica estetica dell’Opera “I danzatori” di Simone Francioli
A sospendere per un istante l’inarrestabile flusso del divenire, nella languida e amante forma dell’acqua, il Francioli solleva, essente e adamantino, il bacio danzante della vita, ultimo e appassionato, nel lucore flebile della coscienza a morire. La fugacità transeunte del vivere è ciò che brevemente precede il tramonto dei luoghi opposti, del maschile e del femminile, al grembo della notte, da cui tutto proviene, a cui tutto ritorna.
Presidente Fondatrice,
Prof.ssa Fulvia Minetti