Critica in semiotica estetica dell’Opera “Harmonie complexe” di Lakhdar Khiar
L’emozione cromatica del Khiar è armonia che, con la stessa radice di arte, è sintesi che rifonde la molteplicità in un tutto unitario e concordante, all’unisono di un cuore solo, di un plesso solare comune. È il raccolto delle impressioni sulla pelle, per attitudine a sentire, in sinestesia tattile, in un’esperienza archetipica universale di bagno sonoro, per una percezione e una reazione in termini emotivi, tonici e fonici, per stillato di sé. E null’altro è l’ambiente infinito che la risposta di sé, come nel contenimento primario delle vibrazioni del liquido amniotico, al tessuto intersensoriale veicolante gli umori del materno, in un vissuto inconscio che accomuna e comunica oltre le differenze.
Presidente Fondatrice,
Prof.ssa Fulvia Minetti