Critica in semiotica estetica dell’Opera “Madonnina” di Maria Velardi
Nel sincretismo fra il notturno e il superno, la madonnina felina della Velardi sintetizza la capacità di discernimento attraverso l’oscurità, per una visione spirituale interiore. La divinità egizia Mut-Bastet, dapprima guerriera vendicatrice, poi madre del mondo, è armonia degli opposti di morte e di rigenerazione. Ella è grembo fertile di acque primordiali, regina del cielo, che, conoscendo l’occidente dove il sole muore, è occhio solare e signora dell’oriente, intercessione, luogo nascente la visione aurea, diretta e divina del sole.
Presidente Fondatrice,
Prof.ssa Fulvia Minetti