Critica in semiotica estetica dell’Opera “Calliope” di Sara Chiaranzelli
Le cromie caleidoscopiche della Chiaranzelli omaggiano la musa Calliope, dalla bella voce d’eloquenza epica, che l’amore nudo sepolcrale foscoliano adorna d’un velo, di sublime rappresentazione. È la morte dell’abito del sapere, per la rinascita del punto di vista su di sé e sulle cose, dal grembo della sinesi unitaria dello sguardo, in cauda pavonis.
Presidente Fondatrice,
Prof.ssa Fulvia Minetti