Critica in semiotica estetica dell’Opera “Astonishment” di Natalia Mancini
La definizione identitaria in carboncino della fanciulla della Mancini si apre al luogo franco e transizionale della floreale visione creatrice in acquerello, a ricrearsi essa stessa dal sostrato valorale della vita, nell’emozione di meraviglia. Lo sguardo fanciullo di se stesso dell’artista crea legami fra le cose, eternamente a rinascere nello spazio di senso della relazione fra medesimezza e alterità.
Presidente Fondatrice,
Prof.ssa Fulvia Minetti