Critica in semiotica estetica dell’Opera “La sabbia del tempo #2” di Enzo Crispino
Il lucore umbratile dell’impressione fotografica del Crispino è un’epifania della dimensione effimera del tempo, che sgretola la materia delle cose a vanire e al contempo lega inscindibilmente gli eventi, nella duplice figura di morte e di vita. L’edera è simbolo dionisiaco di molteplicità diveniente e di unità universale, nell’abbraccio eterno del senso.
Presidente Fondatrice,
Prof.ssa Fulvia Minetti