Critica in semiotica estetica dell’Opera “Ti respiro sottovoce” di Lorenzo Gramaccia

L’opera digitale del Gramaccia è abbraccio profondo del microcosmo al macrocosmo elementare, a fondere la continuità della sabbia alla pelle e il respiro alle parole infinite ed eternamente ritornanti del mare, nella sinestesia di una carezza eterna. L’amore trascende la finitudine della contingenza, dall’azzurro del rapimento all’oro della visione panica, unitaria e onnisciente.

Presidente Fondatrice,
Prof.ssa Fulvia Minetti