Critica in semiotica estetica dell’Opera “Impressioni di viaggio” di Monica Argentino

Paesaggio elementare e luogo interiore sono segretamente connessi nell’opera cromatica della Argentino, ad esprimere l’apice vibrazionale del sentimento di trasporto. È il vissuto panico del movimento di continuità essente dell’uomo alla natura, stretto nella sinestesia dei sensi, a precedere ogni scissione metafisica del sapere, per l’evento unitario e precategoriale, che soggiace e sorregge lo sfoglio diveniente dei significati.

Presidente Fondatrice,
Prof.ssa Fulvia Minetti