Critica in semiotica estetica dell’Opera “Speranza” di Polina Karpunina
L’incisione a puntasecca della Karpunina mesce il paesaggio esterno al sentimento interiore. Il cammino individuativo nei campi emotivi non rifugge la desolazione, il dolore e l’ombra, anzi converge e concentra il cruciale stato di nigredo sacrificale dell’indistinzione, a trovare in esso stesso la reintegrazione unitaria, la soglia dell’aurea redenzione ai luoghi della nuova coscienza.
Presidente Fondatrice,
Prof.ssa Fulvia Minetti