Gli stessi luoghi familiari

Gli stessi luoghi familiari di nuovo mi aspettano.
Con lunghi giorni
che attendono con impazienza le notti,
le bouganville rosse
che abbracciano con passione il bianco,
la luna d’Agosto
che riscalda con luce il mio buio,
gli alberi delle barche
che splendono sull’acqua calma,
i vicoli stretti
che nascondono i miei desideri,
le rocce gemelle,
le chiese bianche,
i campanili umili,
i silenzi notturni,
i cieli infiniti.
Tutti una risposta ad un mondo disperato.

Τα ίδια μέρη τ’ αγαπημένα

Τα ίδια μέρη τ’ αγαπημένα με περιμένουν πάλι.
Με τις μακρόσυρτες μέρες
που προσμένουν ανυπόμονα τις νύχτες,
τις κόκκινες βουκαμβίλιες
που αγκαλιάζουν με πάθος το λευκό,
την αυγουστιάτικη σελήνη
που θερμαίνει με φως τα σκοτάδια μου,
τα κατάρτια των πλοίων
που καθρεφτίζονται στην ακύμαντη θάλασσα,
τα στενά καλντερίμια
που κρύβουν τις επιθυμίες μου,
τους δίδυμους βράχους,
τα λευκά εκκλησάκια,
τα ταπεινά καμπαναριά,
τις νυχτερινές σιωπές,
τους ατέλειωτους ουρανούς.
Όλα απάντηση σε έναν κόσμο απελπισμένο.

Afroditi Mermiga-Vlachaki


Critica in semiotica estetica della Poesia “Gli stessi luoghi familiari” di Afroditi Mermiga-Vlachaki

Domanda, la parola della Mermiga-Vlachaki, è ricerca di risposta nei luoghi quotidiani del familiare, luoghi che rinascono la propria voce risorgendo dall’estraneità delle notti, per una replica nuova, che assegna nuova speranza. È il dialogo coessenziale dell’uomo al mondo, dal silenzio a regalare originante coscienza di verità.

Presidente Fondatrice,
Prof.ssa Fulvia Minetti