Se sarò ancora qui
Sui tetti si posano nuvole
colorate di profumata luce.
Se sarò ancora qui,
se potrò ancora trovarti,
ti indicherò quel punto
sospeso sul vuoto denso,
azzurro e violaceo,
dove rifulge l’estro.
Manca al cuore il coraggio
di sopravvivere ai crudeli
presagi della deriva umana.
Così s’affida a consumare
l’estasi del vagabondo
cruccio, sperando
nel verso finale che disvela.
E chiosa.
Elena Cecconi
Critica in semiotica estetica della Poesia “Se sarò ancora qui” di Elena Cecconi
Di speranza, la parola della Cecconi, è sorella del sonno a cercare oltre il dolore, avanti l’assenza, al di là dell’impossibilità della visione, nel respiro di ciò che si dà sottraendosi. È il pungolo di volontà condivisa dell’estro creativo, nella plasmazione della poiesis per l’ekstasis del rapimento, dell’indistinzione che scioglie, che risolve, che dispiega.
Presidente Fondatrice,
Prof.ssa Fulvia Minetti