Non chiedere al poeta
Non chiedere al poeta
da dove salga la sua voce
suoni che nel cammino
esausto s’involano liberati.
Sta dentro versi che sgorgano
sangue per vivere lo spazio
di un foglio bianco, oltre
i giorni che gli son concessi
e gli occhi persi nell’incanto.
S’aggrappa limpido il suo cuore
ai nembi plumbei di cieli immoti
al tenue ricordo di brune foglie
autunnali, aliti lievi disciolti.
Lo trascina incline il tempo
dentro ciò che fu giovinezza,
e il quieto ordine apparente
della vita presente, del peso incauto
di ogni giorno vissuto e perduto.
Nelle mute ore, nei muti istanti
da contorte sillabe scanditi:
fragili foglie molli appese
ad un ramo e prossime a cadere.
Giuliana Donzello
Critica in semiotica estetica della Poesia “Non chiedere al poeta” di Giuliana Donzello
L’inarcatura della parola della Donzello è ricerca dell’origine, al salto nel suono incantato dell’ineffabile. Oltre la dimensione caduca è la sintesi degli opposti dell’umano al naturale, quando il significante si spoglia e la rappresentazione approssima alla volontà di verità, nella sanguigna filiazione del senso, che solo nel divenire stesso eterna il vivere.
Presidente Fondatrice,
Prof.ssa Fulvia Minetti