Pensami
Pensami quando chiudi gli occhi,
ogni tuo battito di ciglia
sarà il battito del mio cuore.
Attraversami con la forza della mente
e scoprirai universi inesplorati,
noi avvinti come radici
nate nella terra dei nostri avi,
dove riposano.
Aprimi come uno scrigno
e accarezza le mie parole
come bianche perle di purezza
da custodire.
Inèbriati del nostro profumo
quando sulla riva del tuo mare
respiri i venti caldi del sud
che portano messaggi
di vele lontane.
Bevimi quando hai sete.
Respirami quando sei stanco
e hai bisogno di un piccolo aiuto
nella lotta dei giorni.
Io camminerò con te nei tuoi sogni
e tu nel dormiveglia
forse riuscirai a sentire
la carezza leggera del mio sognarti.
Giuseppina Crifasi
Critica in semiotica estetica della Poesia “Pensami” di Giuseppina Crifasi
Un imperativo elargente meraviglia è la parola della Crifasi, che radica nella provenienza coessente e condivisa, a riportare in sinestesia all’indistinzione originaria, che volge a una reciproca destinazione. Ed è sincronia, sintonia, sinfonia di una rêverie cosmica e relazionale, che supera lo spazio e il tempo nell’intensità.
Presidente Fondatrice,
Prof.ssa Fulvia Minetti