Critica in Semiotica Estetica dell’Opera “Portale Celeste”
di Gianluca Calicchio
L’estensione fotografica sublimante del Calicchio è desiderio di fuga dalla dimensione segnica e nembosa della conoscenza terrena, oltre il linguaggio figurale e la sua cecità costitutiva della verità. La valenza gnostica del portale è ingresso nel regno della luce, rivelazione dei misteri divini e dell’ineffabile essenza superna. Dio stesso è soglia di attraversamento, porta di salvezza, attraverso cui il gregge giovanneo, la dimensione gregaria e seconda dell’uomo, “entrerà e uscirà e troverà pascolo”. Il profilo dell’uomo della contemplazione, ovvero l’uomo che letteralmente s’innatura del tèmplum, del ‘recinto’, dello ‘spazio di cielo’, partecipante della bellezza infinita, è l’esatta chiave del passaggio.
Presidente Fondatrice,
Prof.ssa Fulvia Minetti