Critica in Semiotica Estetica dell’Opera “Pareidolia 3. Olivo al tramonto a Villa Adriana”
di Maria Flora Cocchi
L’epifanica impressione fotografica della Cocchi eleva l’apparenza del molteplice sensibile alla sostanza divina, entro un improvviso luogo di corrispondenza fra segno e oggetto, quietando la primaria e inalienabile esigenza cosmogonica del caos nella presentificazione dell’assenza originaria, senza rimandi, senza residui. Alla ricerca genealogica del segno paradigmatico, la proiezione inconscia della deità è soglia che precede l’abito linguistico, silenzio e senso, perché l’immemoriale confluisca nel presente, nel sacrificio, “fare il sacro”, e la resurrezione dia provenienza e destinazione dell’umano al divino.
Presidente Fondatrice,
Prof.ssa Fulvia Minetti