Critica in Semiotica Estetica dell’Opera “Lo studioso”
di Giacomo Minella
Il caldo fulgore intimo degli oli del Minella rischiara lo studioso e, propriamente, ‘colui che tende con desiderio acceso, per riuscire’. Una verticalizzazione dell’amore per la conoscenza fa dell’uomo una candela ardente. Ogni segno riassegna una corrispondenza e consegna ad un nuovo tendere aperto. In una sintesi della contraddizione elementare ignea, fra sacralità e dannazione, il Prometeo studioso si sospinge a sapere, nel superamento di se stesso, a rubare dell’ulteriore. Il calore è introversione e viaggio iniziatico di approfondimento, fino alla nigredo alchemica dell’identità, che fenice rinasce nell’aurora dalle proprie ceneri, per la ciclica eternità del vivere. Abitante del fuoco, l’essere non è mai meramente pensiero, è sempre anche immaginazione, nuova ipotesi di sé e del mondo, braciere di possibili, ove tutto incessantemente si ricrea.
Presidente Fondatrice,
Prof.ssa Fulvia Minetti