Critica in Semiotica Estetica dell’Opera “”
di Giovanni Greco
L’arte del Greco apre la consapevolezza dell’effetto inalienabile del sapere, la presunzione di una veduta universale soprasensibile: l’oggetto metafisico. Ogni visione oggettiva è relativa alle pratiche di vita e di conoscenza, la condizione umana implica l’inscrizione della visione in una prospettiva e ciò stesso comporta una necessità di kìnesis, temporale e intenzionale. Dà scacco il tempo della coscienza che si palesa breve e la morte dell’abito e della costitutiva distanza metafisica da dal se stesso si compie con la stasi assoluta, che solamente dona la liberazione della morte.
Presidente Fondatrice,
Prof.ssa Fulvia Minetti