Critica in Semiotica Estetica dell’Opera “Il tempo”
di Irene Carlevale
I contrasti chiaroscurali della fotografia della Carlevale sono la dialettica presa di coscienza filosofica dell’imperante concezione temporale lineare, in cui ogni figlio istante, che nasce, fagocita il padre fattore e la memoria vanisce. Ogni forma dell’essere è riflessione specchiata, di natura mendace e seconda, abbaglio a negare la visione diretta della verità; eppure la senescenza è il luogo inesorabile che impugna lo scettro del tempo nell’istante stesso della sua perdita, che, regnante di se stessa, si muove con iterazione di un centro universale di senso, verso il ricordo immemoriale del luogo d’origine, senza mediazioni, senza rimandi, senza desideri, con gli occhi diretti e stessi d’infinito.
Presidente Fondatrice,
Prof.ssa Fulvia Minetti