Critica in semiotica estetica dell’Opera “Vecchio Borgo della Sardegna” di Giovanni Battista Cau
Scaturigine della lotta fra caos e cosmo è l’apparizione figurale del Cau, in una pittura che intaglia dall’ombra naturale le facce geometriche e adamantine di una luce edile. Nel borgo sardo la casa è l’aureo valore filosofale della coscienza di una scelta di vita, il rituale quotidiano che infonde la prospettiva di un senso sempiterno, che resta, prezioso e incorruttibile, oltre il correre vanificante del tempo.
Presidente Fondatrice,
Prof.ssa Fulvia Minetti