Ischia
Non il vociare caotico e allegro
su viuzze scoscese e ripide
frondate da racemi penduli,
ma il variopinto gioco
di essenze e aromi
che il vento sospinge dal mare…
raccoglie briciole di pensieri
sciolti nelle vele
che lontano vanno portando
il senso e la conoscenza.
Assolato e muto terrazzo
compagno dei miei silenzi
che allontani l’oggi per
distendere l’anima sulle onde.
Mare suadente e placido
culli l’isola nei suoi anfratti
sapendo cogliere quello
che nasconde a chi non sa cercare.
Aromi, colori, acque ed essenze
brulicano giù dal Negombo
in una nenia di voci lontane…
richiami di un tempo
che non conosci.
Gabriella Capone
Critica in semiotica estetica della Poesia “Ischia” di Gabriella Capone
Libera e aerea, la parola della Capone raccoglie la materia molteplice e vivida del quotidiano, in un atto di fusione e spiritualizzazione, alla ricerca di un’unica essenza universale di vita. Lentamente si scioglie la frammentazione, la contingenza e la solidità del pensiero insulare e cosciente, per un nuovo viaggio odisseico all’oltre di sé, all’equoreo sentore di un senso complessivo e totalizzante dell’essere, per un tempo oltre il tempo di un’assolata finitudine.
Presidente Fondatrice,
Prof.ssa Fulvia Minetti